Il ritrovamento di due macchine per scrivere marchiate Imex mi hanno parecchio incuriosito, così ho iniziato così a indagare questi oggetti. Il primo ritrovamento riguardava una Frolio denominata italiana praticamente identica alla Frolio prodotta in Germania dalla Gundka-Werk GmbH con sede a Brandenburgo mentre la seconda una macchina portatile marchiata Saetta.  La società fu costituita all’epoca del periodo autarchico, durante il quale la produzione italiana era carente di macchine d’ufficio di tipo economico e popolare. La politica voluta dal partito era indirizzata a valorizzare le innovazioni nei vari settori in ambito nazionale in modo da contribuire al potenziamento dell’autarchia imposta da Mussolini. Un campo poco sfruttato in Italia dall’industria meccanica leggera, era fino ad allora quello delle macchine da ufficio utilitarie. Il nostro Paese, mentre difettava nel mercato interno di macchine per ufficio portatili, era completamente sprovvisto dei modelli economico-popolari tanto ricercati dal mercato.

Un’industria che si rese interamente conto di questa necessità e che cercò di colmare la lacuna fu “Mondial Brevetti IMEX”. Le officine meccaniche della ditta, gestita dal cav. Enrico Stefani, nacquero per soddisfare la crescente richiesta apparecchi da ufficio a prezzi contenuti e affrontò tale problema dopo un lungo periodo di studi e preparazione, creando infine nella città di Giulietta e Romeo la prima “piattaforma” per la costruzione di Macchine d’ufficio economiche.

Per leggere la storia completa della Imex e della Saetta si può consultare l’articolo scritto da me sul numero 73 della rivista Compu dell’Associazione Italiana Collezionisti macchine per ufficio d’epoca e dove la macchina appare in copertina.

La Frolio italiana è un adattamento della Imex sulle macchine Frolio comprate dai fondi di magazzino dalla Gundka-Werk  e commercializzata dalla stessa.

La macchina  in collezione è completa di custodia oltre che articoli e cartoline pubblicitarie.